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L’artista pro-Trump che dipinge Obama come un cattivo

In America l’arte al servizio della politica non è un tabu: lo dimostrano le tante celebrazioni di presidenti americani che si sono alternati nella storia, fino ai recenti ritratti dei coniugi Obama dipinti da Kehinde Wiley. The Outline ha raccontato l’ultimo esempio di artista votato alla rappresentazione presidenziale: si tratta di Jon McNaughton, un pittore pro-Trump che venera il presidente ora come difensore della bandiera americana, ora come premuroso custode spirituale. Nella sua ultima opera, “Teach a Man to Fish“, Trump siede su una panchina con una canna da pesca da pesca in mano, mentre insegna ad un ragazzo come pescare. L’alone di surreale prosperità, come racconta l’artista in un video, è allegoria della crescita economica del Paese e della lungimiranza del presidente. Il Trump-pescatore alluderebbe alla sua riforma sull’educazione che ha fuso i college comunitari e le scuole professionali, un omaggio surreale che ha sollevato dibattiti e critiche.

Ma l’artista non è sempre stato così ottimista: nelle opere realizzate durante la presidenza Obama ci sono palazzi in rovina e la Costituzione americana in fiamme, uno scenario post-apocalittico di cui l’ex-presidente è ritenuto fautore. Nella versione della storia americana dipinta da McNaughton, Obama è il cattivo: solo in mezzo alle fiamme, mentre volta le spalle indifferente alla schiera di tutti i presidenti passati o sotto una pioggia di dollari mentre una folla di uomini bianchi lo applaude in catene.

«Ogni Americano deve fare una scelta: dobbiamo rompere le catene che ci schiavizzano, o abbandonare il dono più grande che abbiamo, la libertà», spiega l’artista in una didascalia. Sono immagini che hanno suscitato dibattiti e critiche, ma ai quali l’artista ha risposto sul suo sito, dove spiega che la sua audience si divide in «quelli che apprezzano la mia arte, quelli che la odiano, e quelli che semplicemente non la capiscono».

Immagini da jonmcnaughton.com