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Art Camera, la fotocamera di Google per godersi l’arte in alta risoluzione

Il Google Cultural Institute è la divisione della società californiana che si occupa di catalogare e rendere disponibili online importanti opere d’arte appartenenti a diversi periodi della storia umana. Il Cultural Institute in passato si è già cimentato con la pubblicazione di immagini in tecnologia gigapixel, ovvero documenti digitali ad altissima risoluzione (cento volte più alta di quella di una macchina fotografica professionale), ma, come spiega Google sul suo blog ufficiale, per questo procedimento «servono tempo, costose attrezzature e non ci sono molte persone al mondo in grado di occuparsene».

Da 200 immagini inizialmente rese disponibili in formato gigapixel, tuttavia, oggi Google ne ha in catalogo oltre mille. La novità è Art Camera, una nuova fotocamera messa a punto dal Google Cultural Institute perché gli utenti possano zoommare su ogni singola pennellata, senza perdere la qualità dei dettagli. Tra le opere in catalogo ci sono dipinti di Van Gogh, Rembrandt, Monet, Pissarro e molti altri, lavori forniti dai musei del mondo che hanno siglato una partnership con Google (per l’Italia, tra gli altri, in occasione dell’odierna Giornata internazionale dei musei sono appena stati annunciati il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino e il Museion di Bolzano).

La nuova tecnologia si basa su un laser che guida la messa a fuoco, un sonar che misura lo spazio tra la fotocamera e l’opera in questione, e un accelerometro che gestisce il pericolo vibrazioni. Un braccio robotico muove la macchina, scattando centinaia di immagini ad alta risoluzione a poca distanza dal dipinto, foto che poi vengono unite digitalmente in un’unica giga-immagine dove nessun dettaglio viene perso.