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La vera ragione per cui l’Arabia saudita lascia guidare le donne

Una delle notizie di politica internazionale più discussa in questi giorni è che l’Arabia saudita ha revocato la legge che proibisce alle donne di guidare. L’annuncio ha ottenuto ampio risalto, anche sui media italiani, perché si tratta di una proibizione che, specie all’estero, era diventata un simbolo dell’oppressione delle donne nel Paese del Golfo, dove vige una versione dell’Islam sunnita particolarmente conservatore, il Wahhabismo. Tuttavia, come spiega una scheda di Katie Paul e Andrew Torchia per la Reuters, la revoca di questa legge – revoca che diventerà effettiva soltanto a partire dalla prossima estate – avrà anche importanti conseguenze economiche, tanto che i due autori non esitano a ipotizzare che la ragione principale del cambiamento sia proprio questo: dare un boost all’economia delle famiglie della casse media.

In Arabia Saudita, scrivono Paul e Torchia, vivono circa un milione e mezzo di lavoratori stranieri impiegati come autisti. Un autista riceve in media uno stipendio di 500 dollari al mese: non è molto da pagare per le famiglie ricche o del ceto medio alto, però per le famiglie di classe media e medio-bassa è una voce di spesa non indifferente. Incidentalmente, è anche una spesa di cui non si può fare a meno, visto che le donne hanno bisogno di un autista per spostarsi. «La disponibilità di spesa delle famiglie salirà quando potranno fare a meno degli autisti», stimano i due autori. Che citano anche un’economista di Abu Dhabi, Monica Malik, che spiega: «L’eliminare l’autista di famiglia, sarà un boost per le finanze delle famiglie di classe media e medio-bassa».

Secondo gli analisti più ottimisti, infatti, la revoca del divieto di guida potrebbe contribuire anche ad aumentare la partecipazione delle donne alla forza lavoro, sebbene altri fanno notare che la cultura estremamente conservatrice saudita resta un ostacolo (infatti il cambiamento non tocca la legge sul “guardiano maschio” che obbliga le donne a chiedere il permesso di padri, mariti o persino dei figli adulti per fare qualsiasi cosa). Un altro dato importante è che… molti autisti resteranno disoccupati. Per l’economia saudita tuttavia potrebbe essere un guadagno, nota la Reuters, perché la maggior parte del soldi guadagnati in questo modo vengono spediti alle famiglie all’estero, dunque escono dal circolo dell’economia locale.