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A dieci anni dalla prima puntata le Kardashian sono diventate tristi

Qualche giorno fa, il sito d’informazione TMZ ha rivelato che Kylie Jenner, la più giovane della famiglia Kardashian, è incinta del suo ragazzo, il rapper Travis Scott. Negli Stati Uniti la notizia è stata molto discussa, al punto da offuscare le conseguenze di un uragano in Porto Rico e la bomba H fatta detonare da Kim Jong-un. Tuttavia in occasione del decimo anniversario di Keeping Up With the Kardashians? (qui in Italia Al passo con i Kardashian), Kylie è apparsa «la figura più triste», almeno secondo Sophie Gilbert, che scrive di cultura sull’Atlantic

Lo speciale andato in onda domenica sera negli Stati Uniti, immaginato come un momento celebrativo, è diventato sempre più malinconico man mano che andava avanti, nonostante i tentativi di mamma Kris di tenere alto il morale. «È come se non potessi neanche ricordare un tempo prima di Keeping Up», ha detto Kylie, osservando le immagini del reality che la ritraevano ancora bambina. «Il makeup è la mia passione», ha continuato, «questo show è stato una meravigliosa opportunità». In un successivo montaggio la si vedeva mentre rivelava a Kourtney il suo desiderio di «essere normale» e «uscire dalla macchina senza nessuno che mi fissi».

L’assenza di Rob è stata discussa solo per un momento, accompagnata dal ricordo di alcune immagini di sei o sette anni fa, che lo ritraevano dimagrito, e alle voci che lo vogliono recluso in casa. Una parte è stata dedicata anche a Scott Disick, un ex fidanzato di Kourtney. Scott non è sembrato molto a suo agio quando Kourtney ha definito la loro relazione «psicotica» e ha anche detto di sentirsi «morire», una dichiarazione che tutti hanno deliberatamente ignorato.

Per Sophie Gilbert la spontaneità è parte del brand Kardashian, una famiglia che per dieci anni ha dato in pasto ai telespettatori americani anche le vicende più imbarazzanti e problematiche della vita privata. «Keeping Up With the Kardashians ha catturato una famiglia così profondamente assalita e maltrattata dalla fama e dalla notorietà che ci sarebbe da domandarsi: ne è valsa la pena? Se a Kris fosse offerto oggi lo stesso patto con il diavolo, accetterebbe, sapendo cosa significherà per i successivi dieci anni?».

 

 

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